9+1 errori da evitare in un sito fotografico
Aprire un sito fotografico oggigiorno è molto semplice, non è più necessario essere dei programmatori o avere chissà quali conoscenze. Grazie all’ottima piattaforma wordpress è tutto molto facile.
Ciò che occorre però è capire come impostare il proprio sito/blog per rendere la navigazione dell’utente intuitiva e piacevole. È preferibile una struttura semplice, che conduca l’utente invece di disorientarlo. Il solo portfolio – per quanto bello possa essere – non basta più. Per raggiungere un ampio bacino di utenti occorre avere un blog. Questo è solo uno dei tre modi per diventare un fotografo 2.0.
I primi problemi si incontrano non all’inizio quando si decide di acquistare un dominio, ma durante la gestione del sito/blog a lungo termine. Sono ormai tre anni che gestisco questo spazio e così ho pensato di aiutarti, mettendo a disposizione le mie conoscenze.
9 errori che dovresti evitare in un sito fotografico
- Pop-up che invitano/obbligano a compiere un azione come ad esempio cliccare sulla propria pagina Facebook o che chiedono di iscriversi alla newsletter. Trovo questa soluzione fastidiosa perché troppo invasiva. Se inviti una persona a casa, puoi offrirle qualcosa, ma non puoi obbligarla a fare qualcosa che non gradisce. Puoi mostrare dei bottoni social o dei widget nella sidebar del blog, tutto qua. Attenzione a non essere ripetitivo.
- Banner pubblicitari piazzati a caso e non in linea con il sito. Essi difficilmente portano grossi guadagni e questo perché l’utente è diventato più esperto. Nessuno clicca più su un banner anzi, è più probabile che scappi dal sito. Se aspiri a guadagnare qualcosa, devi utilizzare i programmi di affiliazione recensendo dei prodotti. E comunque, se decidi di seguire questa strada, sappi che è obbligatorio avere una partita iva.
- Omettere la pagina “chi sono”. È importante far capire all’utente chi c’è dietro all’obiettivo e chi scrive nel blog. Serve per ottenere credibilità. Per farti un idea, dai un’occhiata alla mia pagina “chi sono”. Un consiglio, la nostra lingua è tanto bella, quindi, non utilizzare altri termini inglesi come “about me”.
- Dimenticare un modulo per l’iscrizione alla newsletter. Solitamente se ne posiziona uno nella sidebar del blog, ma non è sufficiente. Altri posti dove puoi metterne uno sono: nella pagina “chi sono”, nel footer e alla fine di ogni articolo. Avere una lista di iscritti è un modo per fidelizzare il lettore, ammesso che tu non proponga solo un servizio di aggiornamento degli ultimi articoli pubblicati. Devi offrire qualcosa di più. Occhio a non abusare di questo servizio, potresti ottenere l’effetto contrario ovvero una cancellazione dalla newsletter. Sarebbe buona cosa inviare non più di una newsletter alla settimana.
- Disabilitare i commenti nel blog oppure non rispondere è una mancanza di rispetto ed anche segno di paura del giudizio altrui. Dal momento in cui decidi di essere online, devi accettare e cercare il confronto.
- Non acquistare un layout professionale. A meno che tu non sia un grafico è una spesa da effettuare se vuoi: attrarre un maggior numero di utenti, garantire una navigazione veloce e risparmiare del tempo prezioso. Inoltre, in caso di qualche bug, il proprietario renderà disponibili degli aggiornamenti.
- Non creare un proprio logo è come lasciare intatta una ricetta. Una piccola variazione è importante al fine di renderla unica. Un logo può raccontare molto di te. Ovviamente, in fase di creazione dovrai tener conto di tre criteri: deve essere in linea con il sito, deve essere semplice e facile da ricordare.
- Utilizzare il blog esclusivamente per pubblicare delle immagini. Non metto in dubbio che tu sia un bravo fotografo, il problema però è che il mondo è pieno di bravi fotografi, perciò devi raccontare anche con le parole. Qui puoi veramente fare la differenza, la stragrande maggioranza dei siti/blog sono zeppi di immagini, ma poveri di testi.
- Caricare immagini non ottimizzate è uno delle prime cause di abbandono dell’utente dal sito e sarebbe un po’ come per un calzolaio andare in giro con le scarpe rotte. Sapevi che ho creato una guida apposita? Clicca sull’immagine sotto per scaricarla.
Ma tu come hai fatto Francesco?
Ora ti confesso una cosa: anche io come tutti ho commesso i miei errori e ne vado fiero, sai perché? Solo così si può imparare e maturare esperienza.
I miei errori
All’inizio del mio percorso, ho commesso due errori:
- omettere la pagina “chi sono”. Ti confesso che l’ho modificata più volte e ancora adesso non sono pienamente soddisfatto. Ma ti posso garantire che è efficace, da Google Analytics risulta una delle pagine più cliccate.
- Non utilizzare una newsletter. Da quando ho scoperto Mailchimp è diventato uno spasso personalizzare e inviare email. Il riscontro degli utenti è ottimo e in continua crescita.
Ed ora ti va di svelarmi i tuoi errori? Avrei piacere che il decimo errore lo aggiungessi tu, scrivendo quelli che reputi importanti o che non sopporti.
Tags: errori sito
Ottimi consigli, ne terrò conto! 🙂
Come decimo “peccato capitale” aggiungerei la tendenza alla monotematicità: due post di seguito che trattano aspetti diversi di uno stesso tema vanno bene, ma quando si arriva al decimo si rischia di far scappare il lettore a gambe levate…
Meglio tenere un portfolio variegato di argomenti, e trattarli a turno con intelligenza.
Grazie ancora, buona giornata!