Perché insegnare la fotografia ai bambini?
L’età media per il primo smartphone di un bambino si è abbassata notevolmente e non è una bella notizia. Sono lontani i ricordi di quando si passava ore all’aria aperta a giocare con un pallone o a nascondino. E, per quanto si voglia mantenere fede ai propri principi, il fatidico giorno arriva per tutti. Bisogna affrontare questo cambiamento attraverso l’educazione.
Scattiamo decine, centinaia di foto tutti i giorni, lo smartphone è diventato un prolungamento artificiale delle nostre braccia e quindi perché non aiutarli a familiarizzare con questo mezzo per una giusta causa? Sto parlando della fotografia. All’inizio sarà un approccio puramente ludico, non si può pensare di insegnarli la tecnica fotografica. Poi, con il passare del tempo, se si sviluppa una passione, si può continuare con nozioni e tecniche sempre più complesse.
Ogni giorno i bambini scoprono e imparano cose nuove, noi possiamo coinvolgerli, aiutarli a catturare le cose belle che li circondano. Si tratta di un processo creativo molto importante nel quale dobbiamo solamente supportarli, al limite proporre un punto di vista differente. Ad esempio, se vorrà scattare la foto di un giocattolo è giusto lasciarglielo fare e non dobbiamo negarglielo solo perché a noi sembra una fotografia banale. Eventualmente, possiamo proporli di scattare la foto del giocattolo anche da un altro punto di vista.
La fotografia è una vera e propria terapia e può essere di grande aiuto ai bambini per acquisire più sicurezza in se stessi e nel rapportarsi con gli altri. Per questo motivo penso che sarebbe bello se anche scuola venisse introdotta come materia per aiutarli a scoprire il mondo con uno sguardo differente. Può essere un momento di condivisione e di apprendimento. Andrebbe dedicato un po’ di tempo alla pratica, uscendo all’aria aperta per fotografare, sia un po’ di tempo all’analisi delle immagini scattate, dove un bambino può esternare le sue emozioni e confrontarsi con i compagni.
Un altro mezzo pratico – e se vogliamo anche un po’ magico – per avvicinarli alla fotografia è la fotocamera istantanea. Non c’è cosa più bella di scattare una fotografia e un secondo dopo vedere uscire la pellicola, che piano piano si trasforma e prende vita. È vero, la stampa non è molto grande, ma si ha sempre qualcosa di concreto tra le mani, che si può ammirare a distanza di anni. Se non ne possedete una, potrebbe essere un’ottima idea come regalo per il compleanno o per Natale.
Non è detto che i bambini siano per forza attratti dalla fotografia però, penso che sensibilizzarli nei confronti di qualsiasi arte in generale possa essere un investimento per il futuro. Forse, quando saranno più grandi, inizierà una passione per la fotografia o forse no, ma penso che impareranno ad osservare il mondo senza pregiudizi e con più attenzione. È importante trasmettere l’arte di lasciarsi sorprendere di fronte alla cose belle e semplici del quotidiano.
Ben tornato nel blog.
Quando sono piccoli, è bene che scattino foto come viene. Sono d’accordo che i genitori, quando li vedono scattare foto, diano loro dei consigli su come migliorare i risultati. In fondo si fa con qualsiasi attività.